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Parcheggiamo accanto alle mura di
Essaouira e ci addentriamo nella medina
(Patrimonio dell'Umanità dell'UNESCO)
per raggiungere la zona del porto prima del tramonto: da lì si
gode, infatti, di una splendida vista sulla cittadina cinta
dalle mura e protesa sull'oceano.
Il porto è in continuo fermento: nuvole di gabbiani si avventano
sugli avanzi di pesce gettati dai pescatori, le tipiche barche
azzurre rientrano nei bastioni,
banchi di pescatori offrono degustazioni di ostriche ed altri
molluschi freschissimi...
La grande piazza che si affaccia sulla spiaggia e da cui si
accede alla medina è animata da un gruppo di suonatori.
Le vie della Medina sono tipicamente affollate ma abbastanza
pulite, costeggiate di negozi di artigiani che le conferiscono
un'atmosfera elegante: in una delle arterie principali si
susseguono banchi e baretti con i cibi più svariati, di evidente
influenza francese e spagnola.
... CONTINUA...
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...La costa oceanica a nord di Essaouira
ci offre soltanto qualche scorcio su graziosi villaggi di
pescatori ma si rivela prevalentemente urbanizzata ed
industrializzata, con enormi raffinerie che sprigionano fumi
irrespirabili (zona di Safi e di Casablanca).
Una sosta merita senz'altro la maestosa moschea di Hassan II a
Casablanca, illuminata dalla luce dorata del tardo pomeriggio e
lambita dalle onde dell'oceano.
Risalendo la costa ci si imbatte nella cittadella di EL JADIDA:
nonostante sia stata inserita nei siti Patrimonio dell'UNESCO,
si rivela molto trascurata, sporca e poco valorizzata.
...CONTINUA...
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El Jadida

El Jadida

El Jadida


El Jadida
Il nostro itinerario prevederebbe una
sosta al Parco Nazionale Merdja Zerga, una laguna adiacente al
mare, ma la strada per raggiungerla si rivela infinita, in
pessime condizioni: nonostante la vicinanza delle maggiori e
moderne città del Marocco, attraversa paesi in condizioni di
estrema povertà, in cui la massiccia presenza di bambini
malvestiti fa intuire che in questa zona non frequentano la
scuola. E' difficile intuire la loro gioia quando iniziamo a
distribuire matite, mele, barrette di cioccolata, vestiti... E
la tristezza è indicibile quando chiedono ancora ed ancora e noi
dobbiamo ripartire...
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